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NON SOLO ICI .. IL VATICANO NON PAGA NEANCHE L’ACQUA


PASSATA LA TEMPESTA  LA CHIESA PUO’ TIRARE UN SOSPIRO DI SOLLIEVO

Alle parole di apertura sul pagamento dell’Ici, come sempre, non sono seguiti i fatti. Così, votata la manovra, anche per il 2012 la Chiesa è salva. O meglio: continuerà a camuffare attività commerciali in attività no profit, in modo da continuare ad evadere il fisco e a fare concorrenza sleale. Alla faccia di Cortina e di tutti i “poveri” con il Suv. Quando si tratta di enti cattolici non c’è Bufera che tenga.Ma, al di là dell’Ici non pagata, la Chiesa gode di privilegi ben più grandi. In primo luogo l’acqua. Il Concordato prevede che lo Stato italiano provveda “che alla Città del Vaticano sia assicurata un’adeguata dotazione di acque”. Così tocca al Comune di Roma fornire acqua gratis al Vaticano attraverso la sua (oramai ex) municipalizzata Acea. Con la quotazione in borsa alla fine degli anni novanta, l’azienda decide di richiedere al Vaticano un risarcimento per 20 anni di servizio pari a 50 miliardi delle vecchie lire. Infatti, secondo Acea, il Concordato stabilisce che il Vaticano abbia diritto all’acqua gratuita ma non ai servizi accessori come l’allacciamento alla rete fognaria e alla manutenzione gratuita del sistema idrico nella sua interezza.

DAL 1999 AD OGGI LA CHIESA SI RIFIUTA DI PAGARE APPELLANDOSI AL DIRITTO INTERNAZIONALE

Per smorzare la polemica, il governo Berlusconi nell’ormai lontano 2004 ha versato ad Acea esattamente la somma richiesta da Acea nel 1999, pari a 25 milioni di euro. Così, mentre i romani hanno pagato e pagano tutt’ora l’acqua del Papa (l’azionista di maggioranza di Acea è il Comune di Roma), il resto degli italiani pagano lo smaltimento dei liquami del Vaticano.E di acqua il Vaticano ne usa anche molta, decisamente troppa: ben 5 milioni di metri cubi l’anno, secondo Acea. Ma facciamo due conti. Il fabbisogno personale è di circa 54 metri cubi l’anno, pari a 150 litri al giorno. In Vaticano vivono 832 abitanti per un fabbisogno totale di acqua pari a 45mila metri cubi. Dove finisce tutta l’altra acqua? Servizi igienici dei musei vaticani, qualche fontana. Ma è presumibile che molta vada sprecata. Alla faccia di chi, in Africa, fugge dalla siccità, alla faccia di chi muore in guerre per il controllo dell’ “oro blu”. Alla faccia di tutti quegli italiani che si sono visti tagliare l’acqua, la luce, il gas e il telefono quando non riescono a pagare le bollette.

Fonte: http://www.tzetze.it/tzetze

Redatto da Pjmanc  http://ilfattaccio.org

 
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Pubblicato da su 15 gennaio 2012 in Attualità

 

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Stato del Vaticano. Gabbata Ici e rivalutazione catastale.


LO STATO CRISTIANAMENTE REGALA ALLA CHIESA ESENZIONI MENTRE AI CITTADINI INTIMA PAGAMENTI VESSATORI

Un gruzzolo di 400 milioni di euro l’anno è la cifra a cui lo Stato rinuncia non tassando gli immobili come seminari, conviti cattolici e scuole religiose di proprietà del Vaticano.Nei prossimi 3 anni la manovra finanziaria, arriverà al picco storico del 45%; ciò nonostante in barba alla moltitudine di disagiati, nasconde un regalo “cristiano”Il congelamento della rendite catastali per gli edifici destinati alle funzioni core vaticane la dice lunga in quanto, il coefficiente di rivalutazione di negozi e botteghe è passato da 35 a 55 e per gli uffici da 50 a 80. Per gli immobili di classe B, collegi, scuole, seminari e convitti, è stato fissato il valore di 140 già per Decreto Legge nel 2006. Con questi numeri s’intuisce il motivo per cui la manovra Monti non tocca nulla, creando una triste continuità con il passato.

 

IL REGALO DELLO STATO AL VATICANO

Per lo Stato Vaticano, l’esenzione ha lontane radici. Già garantita nel 1992, veniva riconfermata nel Decreto Attuativo 23/2011 del federalismo municipale. Luca Antonini, presidente della tecnica per il federalismo sminuisce la faccenda riducendo drasticamente l’importo a 80/100 milioni, il mancato pagamento Ici del clero. Il prelievo Ici non interessa solo attività assistenziali, previdenziali, sanitarie, didattiche, ricettive, culturali, ricreative e sportive perchè, se di proprietà di soggetti passivi d’imposta, coinvolge anche chi ha esercizio, esclusivo o principale, delle attività commerciali. Per cui nel calderone rientrano Chiesa e no profit.L’Anci ha quantificato l’ammanco di pagamento in 400 milioni di euro l’anno. I partiti cincischiano per non perdere voti cattolici .Il governo di Bankitalia precisa che l’effetto manovra nel 2012 avrà una tassazione record. I partiti cincischiano tra i si e “libertà di coscienza”. Pd e Pdl rappresentate da Concia e Giammanco, raccolgono firme contro l’esenzione, mentre il fronte cattolico di Beppe Fioroni Pd, esorta a stoppare il dibattito. Alfano non mette in discussione i privilegi del Vaticano, e Berlusconi assicura: “libertà di coscienza ai membri del partito”. Anche al centro, si sfilano con: “libertà di Coscienza”Bersani tace e Cicchitto chiede la blindatura con fiducia. Se passa il concetto di fiducia alla manovra, il dibattito muore alleggerendo così i partiti di un peso indigesto.

 

LA RETE SI SCATENA E MICROMEGA RACCOGLIE FIRME

Social Network e Blogger chiedono indignati di colmare l’ingiustizia e MicroMega promuove e spopola con l’appello indirizzato a Mario Monti, in cui si sottolinea che le “lacrime e sangue” sono presentate solo ai cittadini mentre la “Casta e la Chiesa non vengono intaccati”. L’appello chiede, in coerenza alle promesse di equità, che sia abolito “l’ignobile privilegio”, perpetrato dalla legge del governo Berlusconi, e intoccato dal governo Monti.Al momento le firme superano i 100800.

 

PUBBLICATO DA DAZEBAONEWS

Redatto da Pjmanc:  http://ilfattaccio.org

 
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Pubblicato da su 15 dicembre 2011 in Attualità

 

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Il simbolismo della Ghiandola Pineale


IL PASSATO E’ UNO SPAZIO -TEMPO ALQUANTO MISTERIOSO

Ed indecifrabile e la moderna archeologia arranca nel fornire plausibili spiegazioni a molti dei suoi misteri. Uno tra i più noti è come sia possibile che culture apparentemente slegate tra loro abbiano utilizzato le stesse peculiari architetture: le piramidi. In aree geografiche come Egitto, sud America, sud-est asiatico, Cina e perfino in Serbia (cfr. Scienza e Conoscenza n.28) ci sono piramidi di colossali dimensioni molto simili tra loro. Tutte sono state costruite sopra corsi d’acqua sotterranei e/o caverne naturali o artificiali munite di tunnel. Tutte presentano la caratteristica di fungere da ciclopici ionizzatori e da risonatori di armoniche che vanno dagli inudibili 16 Hz fino a qualche centinaio di hertz con una predilezione ─ delle piramidi egizie ─ per le frequenze con cui intoniamo il Si ed il Do tra la seconda e la terza ottava del La corista. Ancora non si sono comprese le ragioni di questa somiglianza costruttiva, ma gli esponenti del pensiero convenzionale spesso tentano di discreditare i legittimi interrogativi su questo fenomeno globale, invalidando perfino i dati scientifici emersi dalle ricerche di fisici e geologi che minano i dogmi ufficiali. Naturalmente il tema di questo articolo non è le piramidi, ma un altro fenomeno multiculturale ─ per molti versi correlato alle piramidi ─ che come queste ultime è presente in culture profondamente diverse e distanti tra loro.Il soggetto del nostro indagare è la più popolare tra le ghiandole endocrine: l’Epifisi, meglio conosciuta come ghiandola Pineale.Immedesimandomi nelle figure di Indiana Jones e Robert Langton –lo studioso dei simboli nel best seller Il codice Da Vinci di Dan Brown – sono andato alla ricerca di uno specifico simbolismo occulto presente in molte antiche culture sparse nel globo. Di fatto il tema che tratteremo in questa sede si presenta sottoforma di simboli presenti nell’arte o nei metodi canonici della trasmissione della conoscenza: le tavolette, le incisioni nelle pareti dei templi o dei palazzi, le statue, i dipinti o gli oggetti usati a scopo rituale. A volte accade che questi simboli li abbiamo davanti agli occhi, ma non abbiamo una chiave di lettura per codificare i codici ripetutamente presenti nelle diverse opere di molti antichi popoli.

L’ICONOGRRAFIA DELLA PIGNA

Le culture del passato associavano quella che noi oggi chiamiamo Epifisi ad un organo preposto alla maggior L’iconografia della pigna ,chiarezza mentale ed alla visione interiore. Per Cartesio la ghiandola Pineale è il punto privilegiato dove mente (res cogitans) e corpo (res extensa) interagiscono. Dopo decenni di profonda ignoranza in merito, le neuroscienze hanno smesso di trattare la ghiandola Pineale alla stregua di un’inutile appendice del cervello: il “vaso di Pandora” di questa incredibile ghiandola endocrina, che riceve il più abbondante flusso sanguigno di qualsiasi altra ghiandola nel corpo, è stato finalmente aperto. Negli ultimi decenni si è scoperto che l’Epifisi è responsabile del nostro ciclo di veglia/sonno, del nostro invecchiamento, di stati a più alta coerenza neurale (maggior chiarezza mentale). Inoltre la Pineale è una ghiandola è fotosensibile, essendo munita, nella parte interiore, di bastoncelli simili a quelli della retina dell’occhio. Il soprannome mistico di terzo occhio è dunque alquanto azzeccato per la Pineale e ci si chiede come, in epoche in cui non c’era un microscopio elettronico che potesse analizzare il suo tessuto cellulare, si sia arrivati a darle questo nome. Forse a quei tempi non c’era bisogno di un “tool” esterno per analizzare la natura delle cose e chissà forse la scienza era intesa come una fusione esperienziale con l’oggetto dell’osservazione. Aldilà di questa accattivante congettura sulla protoscienza, più di un ricercatore si è chiesto perché nell’iconografia e nel simbolismo iniziatico molte culture rappresentino i loro Dei con l’immagine del cono di pigna. La risposta è stata che il cono di pigna rappresenta la ghiandola Pineale, il suo peculiare rilascio endocrino ed è il segno di distinzione di un’élite spirituale.

SUMERI E ASSIRO-BABILONESI

I sumeri furono tra i primi a immortalarla come cono di pigna in mano ai loro Dei. I sumeri, popolo con attitudini simili a quelle egiziane, criptavano le informazioni nelle immagini scolpite e nei sigilli. Anche gli assiro-babilonesi hanno spesso raffigurato il loro dio Tamus con in mano una pigna ma, in alcuni casi, bisogna fare attenzione quando il cono di pigna viene tenuto in mano poiché spesso può rappresentare la shem-un-Na dei babilonesi o il MFKZT egizio, nomi dati alla polvere bianca d’oro con cui i reali si nutrivano aumentare il rilascio endocrino dell’Epifisi e raggiungere stati di coscienza superiori. Mescolata a focacce preparate in forma conica, o sospesa in acqua, la polvere d’oro era un supplemento ingerito dai re e dai faraoni. Era riverita come l’alimento del corpo di luce (il ka) ed era ritenuta capace di incrementare le attitudini generali della leadership, quali consapevolezza, percezione e intuizione. Veniva inoltre considerata una chiave per la longevità attiva.

EGIZI E ROMANI

Il simbolismo sulla Pineale è presente nella cultura egizia, e Osiride, il signore della morte e dell’oltretomba, la presenta nel suo bastone regale con sopra il cono di pigna. Anche tra i greci e i romani il Dio Bacco/Dionisio è a volte rappresentato con un bastone con il cono di pigna. È interessante notare come il Dio dell’ebbrezza venga mostrato con questo bastone; l’ebbrezza è associata principalmente all’alcool – chiamato anche spirito: forse questo è dovuto al fatto che l’alcool veniva usato nelle cerimonie per abbassare i veli della personalità degli iniziati ai misteri dionisiaci ed eleusini. In questo modo i candidati ricevevano l’iniziazione senza modelli neurali consolidati e solo successivamente veniva loro dato il kikeon, bevanda sacra psicoattiva, per attivare le funzioni dell’Epifisi e permettere al celebrante di entrare in epifania con il Mistero.

IL PONTEFICE SHIVA E IL BUDDHA

L’onnipresente bastone con il cono di pigna è stato usato anche dai pontefici della chiesa cristiana ed è certamente un retaggio gnostico collegato al simbolo del caduceo, usato anche dall’odierna medicina. Il simbolismo del caduceo è stato spesso interpretato sia come la rappresentazione della doppia elica del DNA, sia della kundalini che sale fino a raggiungere la Pineale.La celebre maschera funebre di Tut Ank Aton (Tutankamon), con il cobra che s’innalza al centro della fronte, ricorda la kundalini che raggiunge la Pineale. Anche la capigliatura del dio Shiva ricorda un cono di pigna e il serpente che s’innalza tra i suoi capelli richiama alla mente il serpente della maschera di Tut Ank Aton o di Akhnaton. Anche il Buddha non è immune dalla rappresentazione con i capelli a forma di cono di pigna.

TRA LE PIAZZE E FONTANE

Il simbolismo della pigna è presente anche in molte zone d’Europa, Italia compresa, e si nota nelle fontane, nelle statue o in abbellimenti nelle ville o nei giardini dei nobili (forse questa eredità è dovuta all’influenza cosmopolita dei templari?). A volte, nelle scalinate o nelle colonne dei cancelli dei palazzi antichi potete trovare l’immagine della pigna. È chiaro che una colonna con sopra una pigna sembra a tutti gli effetti la rappresentazione del bastone usato dagli antichi Dei. In ambito massonico, nei manifesti del libero muratore l’iconografia del bastone con la pigna sembra velatamente rappresentata dalle due colonne Bohaz e Jakin sormontate da sfere o mappamondi.Rimanendo sempre nella nostra penisola, anche lo Stato del Vaticano non è immune a questo antico simbolismo: nella Corte della Pigna si trova un’immensa statua raffigurante una pigna con a fianco due ibis che domina un sarcofago aperto, come quello presente nella camera del Re della Grande Piramide. Per l’archeologia eretica il sarcofago nella Camera del Re veniva impiegato nelle iniziazioni della Scuola Misterica di Tuthmosis III e di altri dopo di lui. Alcuni hanno interpretato questa corrispondenza in Vaticano come il messaggio che anche la morte fisica può venire sconfitta se la ghiandola Pineale è completamente attivata. Se prendiamo alla lettera questa interpretazione dovremmo chiedere un parere ai biologi e vedere l’eventuale sinergia tra i neurormoni della giovinezza “secretati” dalla Pineale, come  la melatonina e la somatropina,  e la rigenerazione dovuta all’enzima  della telomerasi, responsabile dell’integrità cromosomica e della replicazione cellulare. Ho volutamente usato il termine “secretati” per sottolineare l’affascinante tesi dello studioso Laurence Gardner secondo cui termini come secrezione o secretare, utilizzati per definire il rilascio endocrino della Pineale, sono connessi al fatto che tale rilascio attiva uno stato di consapevolezza superiore che permette di conoscere i segreti della Natura. Le parole sono da sempre i simboli per eccellenza e pertanto conoscere a fondo l’etimo e la grafia di una lingua significa recuperare antiche conoscenze dimenticate.

L’OCCHIO DI RA

La Pineale, oltre al simbolismo della pigna, è stata associata da alcuni all’occhio di Ra, l’occhio che tutto vede. L’occhio di Ra, o occhio di Horus, sembra sia un riferimento alle scuole misteriche egizie che iniziavano i loro discepoli all’apertura del terzo occhio, detto anche occhio singolo. Nei simboli l’occhio che tutto vede – che non ha segreti perché le secrezioni neuroendocrine della Pineale permettono la più alta conoscenza – è spesso racchiuso all’interno di una piramide oppure tra due ali (Sole alato). L’iconografia egizia dell’occhio racchiuso nella piramide è divenuta nel tempo uno dei modelli usati dagli artisti del Medioevo per raffigurare il Dio cristiano. Questo simbolo è stato ripreso dalla moderna Massoneria – con l’occhio destro racchiuso nel delta radiante – e riproposto esplicitamente nella banconota da un dollaro americano.

INVERSIONE DEI POLI  E INIZIAZIONE GLOBALE

Concludo questa piccola panoramica sull’Epifisi ricordando che il geologo russo Alexey Dmitriev ha dimostrato come il sistema solare stia entrando in una nuova area energetica di plasma magnetizzato, possibile responsabile dei cambiamenti che avvengono sulla Terra. Secondo Dmitriev tutto questo cambierà non solo il nostro clima e non solo lo stato magnetico del nostro pianeta, ma provocherà anche una spontanea evoluzione di massa. Il mutamento magnetico influisce sulla ghiandola Pineale che, così sollecitata, inizia a rilasciare sostanze neuro-chimiche dall’effetto allucinogeno: la maggior parte delle persone avrà visioni ed esperienze paranormali. Un’ipotesi certamente affascinante, quella di un’iniziazione globale del pianeta. Certo è che la Terra ne avrebbe davvero un gran bisogno.

fonte : http://www.scienzaeconoscenza.it

redatto da Pjmanc  http://ilfattaccio.org

 
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Pubblicato da su 21 ottobre 2011 in Attualità

 

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BLU NOTTE – LOGGIA P2- SUICIDIO CALVI E VATICANO! -Doc-


Roberto Calvi, (13 aprile 1920 – Londra, 17 giugno 1982), è stato un banchiere e finanziere italiano.

La sua carriera iniziò nel 1947, quando entrò nel Banco Ambrosiano, banca privata strettamente legata allo IOR, in qualità di semplice impiegato, salvo riuscire, nell’arco di una trentina d’anni, a giungere prima la carica di direttore generale nel 1971 e poi quella di presidente nel 1975, carica quest’ultima tramite la quale riuscì ad avviare una serie di speculazioni finanziarie per lanciare il Banco Ambrosiano nella finanza internazionale. Fondamentali, a questo scopo, le amicizie con membri della loggia massonica segreta P2 (di cui in seguito fece parte) e i rapporti con esponenti del mondo degli affari e della mafia…
BUONA VISIONE
Redatto da Pjmanc http:/ ilfattaccio
 
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Pubblicato da su 26 settembre 2011 in Documentari - Film

 

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The Vatican Insider – Il Denaro In Nome Di Dio – Current Italia (Documentario Completo)


 Regia di Luca Bellino e Silvia Luzi

Fotografia Adriano Mestichella

Montaggio Matteo Vescovi

Colonna sonora di Andrea Morricone

Ultimo documentario di produzione Current Italia prima della chiusura.

The Vatican Insider prende spunto dalla storia vera di un prete che oggi ha abbandonato il ministero e vuole rimanere nell’anonimato. La sua testimonianza, ricostruita attraverso l’intepretazione di un attore, si snoda in un memorandum indirizzato al suo superiore. Una lettera che come un rosario fatto di preghiere, esitazioni, conflitti e ubbie, snocciola una a una “le troppe azioni malavagie e contrarie alla fede perpretrate all’interno della Chiesa” di cui il prete dice di essere stato testimone.Il memorandum è il grimaldello per entrare nel ventre dell’istituzione più antica del mondo e spiegare la storia, la struttura e i processi di quegli istituti, possedimenti e patrimoni che fanno parte dello Stato Vaticano. Si parla dunque di Propaganda Fide, IOR, 8 per mille, proprietà immobiliari della Santa Sede lontano dai toni delle polemiche, degli scandali e della denuncia ma attraverso il linguaggio più pacato e narrativo del docufilm. Un’autentica sfida per Current che esplora queste tematiche solitamente ‘controverse’ e considerate terreno fertile per il genere ‘investigative’, innestando il linguaggio cinematografico sulla quella base factual di documenti e fatti reali non ufficialmente autorizzati dalla Chiesa.Alle parole scritte nella lettera del sacerdote si alternano le analisi e le testimonianze titolate di chi la “macchina vaticana” la conosce bene: il giornalista d’inchiesta e vaticanista Robert Mickens di The Tablet, il fiscalista Carlo Pontesilli, il teologo francese Fredric Lenoir, il segretario del Partito Radicale, Marco Staderini. Testimonianze rese in tre lingue (francese, inglese e italiano) che ben sottolineano il concetto di una Chiesa universale e patrimonio del mondo e che alternano attacchi e giustificazioni al suo operato. Ci sono punti oscuri nella condotta del Vaticano, questioni che non possono non essere poste e che in questo primo episodio, toccano il filo rosso che da secoli lega la materialità alla spiritualità, il denaro, il potere e la parola di Dio.The Vatican Insider si propone di consegnare allo spettattore le nozioni giuste e corrette per poter riflettere e capire su quelle scelte a volte ambigue, su quei meccanismi viziati che fanno apparire “le regole di Dio calpestate dalle regole del governo degli uomini”.L’Apocalisse di Giovanni chiosa la prima puntata: “E’ giunta l’ora della tua ira, il tempo di giudicare i morti, di dare la ricompensa ai tuoi servi, ai profeti e ai santi e a quanti temono il tuo nome, piccoli e grandi, e di annientare coloro che distruggono la terra”.

BUONA VISIONE

Redatto da Pjmanc:  http://ilfattaccio.org

 
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Pubblicato da su 19 settembre 2011 in Documentari - Film

 

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